L’intelligenza dei dati esiste davvero?

Che i dati siano uno dei valori aziendali siamo tutti d’accordo mentre non è del tutto chiaro a cosa serve la Business Intelligence. Ecco dunque i tre valori che Sage Sistemi attribuisce alla Business Intelligence, condivisi con la maggior parte dei suoi clienti:

 

La Business Intelligence rende uniformi le interpretazioni dei dati

Una delle cose che capitano più spesso nelle aziende è la interpretazione differente degli stessi fatti e dati, con il risultato che l’azienda rimane bloccata rispetto a decisioni e a piani futuri che potrebbero invece portare molto valore.  Quello che è più sorprendente è che a fronte di tale uniformità di interpretazione è altresì possibile ottenere una “ownership” da parte di ciascun reparto aziendale e da ciascun manager se le analisi vengono presentate da uno strumento autorevole che fornisce valore a ciascuno dei suoi utilizzatori.

 

Le analisi fatte con la Business Intelligence sono veloci ed economiche

Un secondo aspetto che crea disfunzioni e soprattutto ritardi in un’epoca in cui tutto accade in tempo reale è il ritardo con cui le analisi sui dati vengono rese disponibili. A questo proposito la Business Intelligence fornisce velocità e supporto nell’analisi dei dati e autorizza i manager a diventare più padroni del dato stesso e della propria capacitù di discernere ciò che sta accadendo nel loro territorio di business. Questi aspetti rappresentano di certo un punto di contatto tra gli strumenti informatici e i loro valutatori e utilizzatori più autorevoli.

 

La Business Intelligence si confonde con l’intelligenza aziendale in tutto e per tutto

A lungo andare, dopo che sono state vinte le resistenze del management in termini di rilevanza dell’analisi, flessibilità dello strumento, velocità di produzione dei risultati eccetera, è molto plausibile che la Business Intelligence diventi uno strumento quasi assimilabile alla intelligenza del management stesso che ne farà uno dei propri cavalli di battaglia tramutandola in un proprio successo di analisi e di velocità.

In sintesi, la Business Intelligence è il fido scudiero della direzione aziendale e dei responsabili di funzione, il servitore che accudisce gli strumenti più intelligenti e che li rende disponibili al momento giusto.

Sage Sistemi assiste i propri clienti nella implementazione di Business Intelligence che servano davvero a fare dell’esperienza di business un “Clever Business” tutti i giorni.

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Il mondo è “mobile” ma quali sono i vantaggi per le aziende?

Si fa tanto parlare di applicazioni mobili per il business ma vogliamo ricordare quando sono nati i primi “telefonini”?

45 anni di storia della telefonia mobile

I record ufficiali parlando del 1973, citando la celeberrima telefonata di Martin Cooper, ingegnere dell’epoca di Motorola, ad uno dei suoi concorrenti avvalendosi di un oggetto che oggi sarebbe considerato alla stregua di un mammuth o di un dinosauro: un telefono di oltre un chilogrammo di peso che per dare al suo proprietario ben 30 minuti di autonomia impiegava oltre 10 ore a ricaricarsi…

Capiamo quanto è importante

Sono passati quarantacinque anni e il mondo non è più lo stesso anche grazie all’evoluzione della telefonia mobile. Per comprendere l’importanza di questa tecnologia sull’umanità basti pensare che gli immigrati che arrivano da noi, lecitamente o meno, sono privi di tutto ma in moltissimi casi non mancano di smartphone. Altri dati sono altrettanto impressionanti, come quello secondo cui il 70% del tempo passato a consultare sorgenti di informazione è speso su dispositivi mobili. Lo smartphone e il tablet sono ormai “life companion”, come si dice, cioè compagni di vita senza i quali non possiamo stare e i vantaggi di questo fenomeno (come i problemi dovuti agli abusi) sono studiati da sociologi, psicologi e neurostudiosi di tutto il mondo.

Quali sono i vantaggi per le aziende?

Poiché le aziende sono fatte in larghissima parte fatte di persone, è chiaro che questa rivoluzione deve condurre a conseguenze che vanno ad impattare sulle organizzazioni aziendali.  E in effetti le aziende hanno vantaggi importanti dalla diffusione delle tecnologie mobili, se facciamo astrazione dal fatto che ciascuno di noi si distrae per una buona parte della sua giornata con comunicazioni non aziendali…

Il primo vantaggio è che le tecnologie mobili ci consentono di riparare velocemente i danni legati alle emergenze. Come nel caso dell’assicurazione contro i danni che possiamo arrecare con la nostra automobile, lo smartphone ci consente di inviare messaggi, chiamare, cercare soccorso di vario genere. Secondo alcuni calcoli oltre il 30% dei danni causati da incidenti o da altre cause meno occasionali (un cliente che si lamenta, un concorrente che ci sta soffiando un affare ad esempio) può essere riparato grazie al pronto intervento che si può realizzare solo grazie alle tecnologie mobili.

La seconda categoria di vantaggi è che le tecnologie mobili ci consentono di essere più efficienti ed efficaci, ad esempio intervenendo nella conversazione tra colleghi quando ne sappiamo più di loro o raccogliendo dati mentre siamo in movimento, come accade spesso a chi si occupa di vendite.

Ma la categoria di vantaggi più interessante risiede nella capacità delle tecnologie mobili di farci fare cose che non potremmo fare senza di esse. E’ il caso ad esempio della geolocalizzazione dei dati che vengono raccolti per il tramite di uno smartphone, così come della gestione delle flotte aziendali o della raccolta di immagini di campo che possono essere allegate ad un rapporto di intervento di un tecnico o ad una nota spese o al rapporto di un commerciale che rileva un problema fisico presso un cliente.

In altri termini, le tecnologie mobili ci fanno fare soldi.

E’ questo il risultato che Sage Sistemi ha sintetizzato nell’uso di applicazioni mobili come le seguenti, che si citano solo a titolo di esempio:

  • Applicazioni per la mobilità della forza vendita
  • Applicazioni per la mobilità della gestione del personale
  • Applicazioni per la gestione delle commesse.

La scoperta di questi benefici è uno dei modi per fare “Clever Business”, cioè affari in modo intelligente, nel senso abituale di Sage Sistemi e dei suoi clienti…

 

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Quello che gli altri non dicono sulla Fatturazione Elettronica

Il Web è ormai stracolmo di articoli sulla Fatturazione Elettronica ma pochi dicono quello che serve sapere davvero per inquadrare il fenomeno e gestire il proprio business in modo intelligente anche in questo caso.

L’Unione Europea è indietro nel processo

Come non accade spesso o quasi mai, l’Italia è quasi un’apripista sulla Fatturazione Elettronica. Prima del nostro paese solo il Belgio e il Portogallo hanno emanato direttive per la obbligatorietà completa dello strumento. I paesi più importanti dal punto di vista delle dimensioni economiche stanno riflettendo ancora sul quando adeguarsi. E’ evidente che tutta l’Unione Europea prima o poi arriverà ad uniformarsi a questo standard ma è altrettanto chiaro che le ragioni che hanno spinto il nostro paese a fare questo passo con tanto anticipo stanno nella necessità di recuperare gettito fiscale IVA. L’Italia infatti è il paese con il più alto “VAT Gap” cioè con il più alto differenziale tra IVA da pagarsi e IVA effettivamente riscossa dallo Stato. Si palesa quindi il motivo principale per cui la Fatturazione Elettronica verrà introdotta dal 1° Gennaio 2019, al di là di tutte le dissertazioni sull’utilità e sull’economicità dello strumento.

La Fatturazione Elettronica non basterà

In positivo va detto che con la Fatturazione Elettronica le aziende possono ottenere grandi benefici nella loro rincorsa all’efficienza, ma bisogna anche riflettere che solo la Fatturazione Elettronica non basta a produrre benefici davvero importanti. Anzitutto adeguare i propri sistemi avrà dei costi per tutte le imprese e inoltre le riduzioni dei tempi necessari per emettere delle fatture non potranno certo essere monetizzate con l’eliminazione di personale. Tramutare il tempo speso in emissione e gestione di documenti cartacei in attività più “intelligenti” richiederà altro denaro e altro tempo e pertanto i benefici veri saranno difficili da ottenere. Altra situazione invece si potrà determinare con strategie di digitalizzazione più intelligenti. Vale a dire che il beneficio vero di avere fatture in formato elettronico potrà essere colto da chi si doterà anche di sistemi veramente integrati, come quelli che consentono la conservazione dei documenti in formato digitale come previsto dalla legge e la comunicazione completamente digitale dei dati IVA. Solo in questo caso, che rappresenta davvero l’investimento minimo possibile, si fornisce un senso per ciascuna azienda ad un adempimento nato per combattere l’evasione e non per fornire benefici immediati.

Il consiglio di Sage Sistemi

Una curiosità che va ben al di là del dato stesso. La zona del pianeta dove la Fatturazione Elettronica è più diffusa nelle economie è paradossalmente l’America Latina, che non brilla invece sempre per capacità di innovazione. Questa osservazione conferma ulteriormente quanto detto sopra. Lo strumento ha il potere di tenere sotto controllo l’evasione fiscale, che in quei paesi è particolarmente forte.

Il consiglio di Sage Sistemi è quindi quello di non prendere il provvedimento della Fatturazione Elettronica solo come una necessità di adeguamento alle normative ma di cavalcare il cambiamento andando oltre il minimo richiesto per avvicinarsi al minimo che può fornire vantaggi veri all’azienda.

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I cinque sensi del business 2018

La ripresa economica è vera e attuale in tutto il mondo e anche nel nostro paese ed è nostro compito non solo sostenerla ma soprattutto trovare i mezzi per renderla sempre più stabile.

Le statistiche ci dicono che il prodotto globale a livello mondiale è cresciuto del 3.7% nel 2017, sopra le aspettative di un ristretto ma inatteso 0.1%, e che nel 2018 la crescita sarà ancora maggiore per toccare il 3.9%, così come nel 2019 (fonte: Fondo Monetario Internazionale).

L’Italia resta indietro rispetto a questi numeri su scala nazionale ma la nostra economia è piena di buoni esempi in grado di fare anche meglio, dal lato della crescita così come della profittabilità.

Ecco che si rendono tuttavia necessari strumenti sempre più sofisticati per tenere il passo della competizione che oggi si gioca a diversi livelli, non più e non solo contro i concorrenti ma anche contro le congiunture altalenanti, i mercati in preda a crisi di panico, le instabilità di ordine politico.

Cinque sono i sensi che l’imprenditore necessita per il 2018 e di cui Sage Sistemi si è dotata per affrontare le sfide dell’oggi e del domani. Si tratta in ogni caso di strumenti eccellenti e di comprovata efficacia, che Sage Sistemi e Zucchetti hanno saputo costruire in modo adatto al mercato italiano e alle esigenze delle sue imprese.

Per tutto il 2018 Sage Sistemi metterà la sua competenza a disposizione delle aziende italiane per dare prova di quanto queste soluzioni possano fare da “sensi di business” per ciascun imprenditore e realizzare risultati impensabili senza di esse.

  1. La vista di Infobusiness, l’unica soluzione di facile utilizzo che è in grado di “vedere” insieme all’imprenditore le tendenze rilevanti del business aziendale e dell’economia, mettendo in evidenza le decisioni da prendere anche quando tutto sembra instabile e complicato.
  2. L’olfatto di Digital Hub e della Fatturazione Elettronica, le soluzioni integrate che consentono di generare fatture in formato digitale e di organizzare l’intero processo di fatturazione ed eliminare completamente la carta ed ogni suo odore dall’azienda…
  3. L’udito di I-Revolution, la suite dedicata alla piccola e alla media impresa italiana che necessitano di ascoltare tutte le opportunità che il mercato mette a disposizione e di seguirle adeguatamente dal punto di vista commerciale, così come di controllare l’azienda tramite la gestione dei documenti
  4. Il tatto del Mobile e delle Business Apps, attorno alle quali oltre l’80% delle aziende ha previsto di svolgere una strategia delle applicazioni in mobilità e che si sono evolute in modo straordinario negli ultimi anni fino a diventare degli strumenti irrinunciabili nel nostro modo di lavorare quotidiano.
  5. Il gusto delle soluzioni HR, che consentono per la prima volta nel 2018 ai clienti di Sage Sistemi di iniziare a gestire il capitale umano in modo adeguato, perché il nostro lavoro non è fatto solo di numeri ma principalmente di persone…

Ecco come sarà fatto il nostro 2018, all’insegna della concretezza e del “Clever Business” che ci contraddistingue da sempre, alla ricerca delle dimostrazioni che hanno consentito a tante aziende di realizzare investimenti senza patemi d’animo ma anzi sapendo che i risultati sarebbero arrivati di certo.

Per muoversi nel business con sicurezza ci vogliono (almeno) cinque sensi…!

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CRM Marketing e CRM Sales: quali differenze

Si fa tanto parlare di CRM che alla fine ci si può anche convincere: un sistema CRM è necessario per tutte le aziende.

Ma da dove si inizia? CRM Marketing o CRM Vendite o entrambi?

La risposta è facile una volta che si analizzano i dati a disposizione con la razionalità che è congeniale alle pagine di Clever Business. Anzitutto vediamo quali sono le differenze tra CRM Marketing e CRM Vendite.

Il CRM Marketing si occupa di contenere tutti i dati e le attività necessarie per sviluppare il mercato potenziale su cui effettuare successivamente le attività di vendita, mentre il CRM Vendite si occupa di organizzare e rendere efficienti le attività di vendita stesse. Quindi si tratta di una relazione di sequenzialità: il Marketing definisce il mercato su cui vengono fatte le azioni di sollecitazione e da cui nascono le opportunità, mentre le Vendite sviluppano le opportunità e le trasformano in contratti.

Da dove iniziare quindi e sulla base di quali riflessioni?

Vista l’importanza dei processi commerciali, siano essi di marketing o di vendita, sarebbe bene partire in contemporanea con entrambe le caratteristiche. Nel caso sia necessario scegliere, Clever Business suggerisce di procedere in questo modo.

Anzitutto valutiamo quanto numerose e strutturate sono le azioni da svolgere nelle due diverse aree: le attività di vendita sono molto numerose e molto complesse? Oppure si tratta di poche azioni di semplice portata? Quanto più le attività di un settore o dell’altro sono numerose e strutturate, tanto più ci sarà bisogno di intervenire con un sistema informativo che gestisca il settore di attività stesso.

L’altra riflessione da fare è quella sul valore delle attività: quanto più il valore sarà alto e tanto più sarà necessario gestire il settore con un sistema informativo.

In altri termini, le attività commerciali sono sempre più importanti per la ricchezza di ogni azienda e l’introduzione di un sistema CRM deve seguire le regole base di gestione prudenziale, sapendo che la prudenza in questo caso consiglia in molti casi di introdurre questo genere di sistemi allo scopo di valorizzare l’asset più importante di ogni imprenditore: i propri clienti presenti e futuri.

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