Consulenti del lavoro, come guadagnare tempo

Tempo guadagnato e reinvestito con qualità

Consulenti del lavoro: dagli adempimenti alla gestione del personale

La consulenza come valore aggiunto nella gestione dell’Azienda

I consulenti del lavoro svolgono compiti legati alla elaborazione delle paghe, alla contabilità, agli aspetti previdenziali, agli obblighi in tema di sicurezza e molto altro. Oltre ai classici adempimenti, questi professionisti possono utilizzare le loro competenze per fornire alle aziende soluzioni efficaci circa la gestione del personale, considerata fondamentale per la produttività dell’impresa. Troppo spesso, però, il consulente, il commercialista e l’organizzazione non hanno il tempo di proporre all’azienda-cliente la consulenza che rappresenta il valore aggiunto. In aiuto di queste figure arriva la tecnologia che, riqualificando le risorse dello studio, libera il tempo del professionista che potrà vendere i servizi di consulenza. Sono questi ultimi che costituiscono il vero incremento di valore dell’impresa.

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Business Intelligence

Business intelligence: la chiave per il successo grazie al social CRM

CRM: i primi timidi passi e l’evoluzione degli anni ’90

Le origini del CRM, acronimo di “Customer Relationship Management“, risalgono ai primi anni ’80. In quei tempi questo insieme di strategie di mercato, adottato dalle aziende al fine di gestire le relazioni a lungo temine con la clientela, era noto come “Database Marketing”. L’obiettivo, almeno all’inizio, era di realizzare dei “focus group” da utilizzare per interloquire in modo diretto con i clienti. Nel volgere di qualche anno le aziende si sono accorte di come fosse necessaria l’acquisizione di informazioni relative sia agli acquisti di un singolo cliente che alle modalità di impiego dei prodotti (o servizi) oggetto dell’acquisto stesso.

I risultati ottenuti attraverso il Database Marketing, infatti, non sempre si erano rivelati soddisfacenti mostrandosi in molti casi poco efficienti.

Questo ha condotto, nel decennio successivo, ad un’evoluzione del sistema, al quale fu attribuito il nome di CRM. Da sistema di raccolta, lo strumento è stato oggetto di una biforcazione; da un lato impiegato per raccogliere informazioni e, dall’altro, utilizzato per monitorare l’operato della clientela, a 360 gradi.

Lo scopo finale? La massimizzazione dei profitti.

 

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CRM e Business Intelligence

Differenze e somiglianze. Quali sono i vantaggi dell’integrazione

Customer Relationship Management Business Intelligence sono considerati, da alcuni addetti ai lavori, elementi molto diversi tra loro. Nell’ambito della digitalizzazione aziendale, il CRM appare un’attività ampiamente definita che può fare affidamento su una serie di software creati appositamente per consentire l’analisi e la gestione dei rapporti con la clientela.

La Business Intelligence, invece, ancora oggi è avvolta da un certo alone di “mistero”. Fra l’altro, solo di recente le piattaforme software hanno trovato impiego anche nelle PMI, non limitandosi a essere utilizzate all’interno delle grandi realtà. Il CRM rivolge l’attenzione al rapporto con i clienti già acquisiti e potenziali, gestendo sia l’approccio che l’interazione con l’azienda. Tale tecnologia si pone al servizio dell’organizzazione, sincronizzazione ed automatizzazione delle attività di marketing e vendita, estendendoti anche all’assistenza post-vendita.

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L’intelligenza dei dati esiste davvero?

Che i dati siano uno dei valori aziendali siamo tutti d’accordo mentre non è del tutto chiaro a cosa serve la Business Intelligence. Ecco dunque i tre valori che Sage Sistemi attribuisce alla Business Intelligence, condivisi con la maggior parte dei suoi clienti:

 

La Business Intelligence rende uniformi le interpretazioni dei dati

Una delle cose che capitano più spesso nelle aziende è la interpretazione differente degli stessi fatti e dati, con il risultato che l’azienda rimane bloccata rispetto a decisioni e a piani futuri che potrebbero invece portare molto valore.  Quello che è più sorprendente è che a fronte di tale uniformità di interpretazione è altresì possibile ottenere una “ownership” da parte di ciascun reparto aziendale e da ciascun manager se le analisi vengono presentate da uno strumento autorevole che fornisce valore a ciascuno dei suoi utilizzatori.

 

Le analisi fatte con la Business Intelligence sono veloci ed economiche

Un secondo aspetto che crea disfunzioni e soprattutto ritardi in un’epoca in cui tutto accade in tempo reale è il ritardo con cui le analisi sui dati vengono rese disponibili. A questo proposito la Business Intelligence fornisce velocità e supporto nell’analisi dei dati e autorizza i manager a diventare più padroni del dato stesso e della propria capacitù di discernere ciò che sta accadendo nel loro territorio di business. Questi aspetti rappresentano di certo un punto di contatto tra gli strumenti informatici e i loro valutatori e utilizzatori più autorevoli.

 

La Business Intelligence si confonde con l’intelligenza aziendale in tutto e per tutto

A lungo andare, dopo che sono state vinte le resistenze del management in termini di rilevanza dell’analisi, flessibilità dello strumento, velocità di produzione dei risultati eccetera, è molto plausibile che la Business Intelligence diventi uno strumento quasi assimilabile alla intelligenza del management stesso che ne farà uno dei propri cavalli di battaglia tramutandola in un proprio successo di analisi e di velocità.

In sintesi, la Business Intelligence è il fido scudiero della direzione aziendale e dei responsabili di funzione, il servitore che accudisce gli strumenti più intelligenti e che li rende disponibili al momento giusto.

Sage Sistemi assiste i propri clienti nella implementazione di Business Intelligence che servano davvero a fare dell’esperienza di business un “Clever Business” tutti i giorni.

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